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N. 20 - 19 Marzo 2010

Lecce (LE)

Capoluogo della penisola salentina, conta circa 500.000 abitanti. È il capoluogo di provincia più orientale d'Italia. Attiva nei settori dell'industria agricola (olio, vino), della ceramica, della cartapesta e del turismo culturale, è la città dove più elaborato è stato lo sviluppo dell'arte barocca in pietra leccese, un calcare malleabile e adatto alla lavorazione con lo scalpello. Si parla, infatti, di barocco leccese e, per la bellezza dei suoi monumenti, è definita la Firenze del Sud.

Lecce

Il salotto elegante di Lecce è Piazza Sant'Oronzo, in parte occupata dall' Anfiteatro romano del I-II secolo d.C, riportato alla luce all'inizio del Novecento. Nella piazza s'innalza la colonna, donata dalla città di Brindisi per cercare di adornare la spoglia piazza, con la statua di Sant'Oronzo, protettore della città. Alta circa 29 metri, la Colonna di Sant'Oronzo, fu innalzata alla fine del XVII secolo dal leccese Giuseppe Zimbalo, utilizzando i rocchi in marmo cipollino africano.

Tra le architetture religiose citiamo il Duomo, collocato al centro della omonima piazza, fu costruito una prima volta nel 1144, poi nel 1230. Su richiesta del vescovo di Lecce, Luigi Pappacoda, il duomo fu completamente ristrutturato negli anni tra il 1659-70 da Giuseppe Zimbalo a cui si deve anche l'attigua torre campanaria alta 70 metri circa. Il tempio possiede due prospetti, di cui il principale è quello a sinistra dell'episcopio, mentre l'altro guarda l'ingresso della piazza.
In Piazza Duomo abbiamo anche il Palazzo del Seminario. Questo interessante monumento si deve alla volontà del Vescovo Antonio Pignatelli (1682-1695). L'architetto Giuseppe Cino lo realizzò tra il 1694 e il 1709.

Lecce

Di notevole importanza è la Basilica di Santa Croce, sita nel centro storico di Lecce e, insieme all'attiguo ex Convento dei Celestini, costituisce uno dei maggiori complessi architettonici della città. Il primo ordine del prospetto è diviso da sei colonne a fusto liscio che sostengono la trabeazione. Il portale maggiore della basilica presenta coppie di colonne corinzie ed espone le insegne di Filippo III, di Maria d'Enghien e di Gualtieri di Brienne. Sulle porte laterali sono esposti gli stemmi dell'ordine dei Celestini. Una lunga balaustra è sostenuta da telamoni a tutto tondo. Tredici putti abbracciati rappresentano simboli del potere temporale e spirituale. Tutto il secondo ordine della facciata, scandito da due coppie di colonne corinzie, è dominato dall'enorme rosone decorato, diventato ormai uno dei simboli della città.
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