Galleria fotografica della città di Matera, provincia della Basilicata, famosa per i Sassi. Dal 1993 è stata riconosciuta patrimonio mondiale dell'umanità Unesco - 160 foto
Il fonte battesimale del XIII sec. della cappella del Sacro Cuore di Gesù nella chiesa di San Pietro Caveoso
Le antiche grotte sulla Gravina risalenti al paleolitico e neolitico, parte del Parco Archeologico Storico Naturale della Murgia Materana
Vista laterale della chiesa di Santa Maria de Idris e il piccolo campanile a vela sul massiccio roccioso del Monterrone
Via Santa Maria de Idris sita nel cuore del Sasso Caveoso e la finestra di una casa grotta
Gli scalini di via Santa Maria de Idris che conduce alla vetta del massiccio roccioso del Monterrone
Una miniatura scolpita nel tufo rappresentante i Sassi ad opera di un artista locale, in via Bruno Buozzi
Via Bruno Buozzi e la scalinata di una vecchia abitazione
Una tipica casa grotta in via Bruno Buozzi
Via Bruno Buozzi, la via principale del Sasso Caveoso e una vecchia Fiat 124 sport
Il comignolo a vela di una abitazione con un gallo
Antiche abitazioni del Sasso Caveoso, chiamate case grotta
Il massiccio roccioso del Monterrone sormontata da una croce, dove si trovano la chiese rupestri di Madonna de Idris e San Giovanni in Monterrone
Alcune grotte che facevano parte del villaggio preistorico, site sull’altopiano delle Murge poco sopra la gravina
Panoramica del Sasso Caveoso e sulla destra la grande rupe calcarea del Monterrone
Via domenico ridola e sullo fondo a destra il palazzo Lanfranchi
La facciata asimetrica di palazzo Lanfranchi nella piazzetta G. Pascoli, eretto nel XVII sec. su progetto di frate Francesco da Copertino, attuale sede del Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna della Basilicata
L’orologio con quadrante a numerazione romana e frecce tipo alabarda nella piazzetta Giovanni Pascoli, situato sopra la facciata di palazzo Lanfranchi, costruito dall’azienda Capanni
Un antico palazzo nobiliare nella piazzetta Giovanni Pascoli
Il complesso monastico di Sant’Agostino, attuale sede della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Ambientali
Particolare della facciata del monastero di Sant’Agostino in via D’Addozio, con una finestra a tutto sesto affiancata da due statue
Il campanile in pietra calcarea della chiesa di Sant’Agostino, costituito da un parallelepipedo con una monofora su ogni faccia
La facciata della chiesa di Sant’Agostino in via D’Addozio, di stile tardo-barocco
Il timpano mistilineo della facciata della chiesa di Sant’Agostino in via D’Addozio, caratterizzato da paraste binate
La statua di un santo vescovo benedicente posta su una nicchia sulla facciata della chiesa di Sant’Agostino in via D’Addozio
Uno scorcio del Rione Civita e il campanile della Cattedrale, Santa Maria della Bruna
Veduta panoramica del Rione Civita dall’alto di via D’Addozio, delimitato da via Madonna delle Virtù a sinistra e via Sant’Antonio Abate a destra
Un piccolo scorcio di case grotta nel Rione Civita, in particolare in via Sant’Antonio Abate
Alla destra una parte del convento di Sant’Agostino in via D’Addozio, attuale sede della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Ambientali
La facciata della parrocchia di San Rocco in via Lucana
L'interno, ad unica navata, della nuova Parrocchia di San Rocco in via Lucana
L’altare maggiore della parrocchia di San Rocco e sullo sfondo l’organo a canne
La parrocchia Cristo Re affiancata dal suo campanile in via Antonio Gramsci
Le due torri merlate del castello aragonese Tramontano in via Castello
Il castello Tramontano sulla collina di Lapillo, eretto nel 1501 in stile aragonese con al centro il maschio
Particolare del maschio, la torre merlata al centro del castello Tramontano, sulla collina di Lapillo
La scultura del 2009 chiamata “La nostra grande madre” di Pietro Gurrado nella Villa Comunale di via XX Settembre
La scultura in tufo dal nome “La nostra grande madre”, opera dello scultore Pietro Gurrado collocata dal 2009 in via XX Settembre
Parco Scultura La Palomba Matera opere di Antonio Paradiso nella Contrada Pedale della Palomba sulla SS7. In particolare a sinistra e al centro due graffiti del 1997 e alla destra il Mausoleo a Icaro (2000) rappresentato da un maggiolino wolkswagen schiacciato da una pietra di Trani
Una colonna in acciaio alto circa 14 metri (2006) nel Parco Scultura La Palomba Matera nella contrada Pedale della Palomba sulla SS7, opera di Antonio Paradisio
Scultura di Antonio Paradisio dal titolo “Mausoleo a Icaro” raffigurante un maggiolino wolkswagen schiacciato tra due pietre di Trani, sito nel Parco Scultura La Palomba in Contrada Pedale della Palomba
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